Donne nemiche delle donne?

Quanta colpa abbiamo, noi donne, dello stato in cui ci troviamo e contro cui, anche con questa iniziativa di Donne Pensanti, vogliamo protestare? Alice, senza peli sulla lingua, fa una diagnosi disastrosa (ma chiude con una punta di ottimismo) delle relazioni al femminile. Una voce fuori dal coro o siamo in tante, in fondo, a riconoscerci in certe dinamiche? Dite la vostra, e continuate a mandarmi le vostre testimonianze a silvia@donnepensanti.net.

Lascio il contributo nella forma di lettera a Panzallaria, come Alice lo ha concepito, perché mi piace.

Ciao Panza,

la tua iniziativa “donne pensanti ” mi è piaciuta moltissimo, per questo ne approfitto per inviarti un po’ di pensieri liberi riguardo le donne dei giorni nostri e la loro condizione.

Penso fermamente (ma spero sempre che qualcuno prima o poi mi faccia cambiare idea) che i veri nemici delle donne siano le donne stesse, almeno questo è quello che accade nella maggior parte dei casi, e quello che a me è spesso capitato.

Molte volte mi sono trovata ad analizzare le figure femminili con le quali venivo a contatto o con le quali avevo un rapporto seppur solo lavorativo o formale, in quanto molto spesso mi sono trovata ad affrontare donne sempre molto diverse da me, sia sul piano morale che anche solo semplicemente sul piano interlocutorio.

Può sembrare brutto da dire, ma per poter più facilmente analizzare e quindi capire l’universo femminile che mi circonda e del quale non mi sento molto partecipe, mi sono trovata a dividere le donne per categorie (ovviamente discutibili); pur essendo molto diverse queste categorie hanno in comune parecchi atteggiamenti presenti nella maggior parte delle donne di oggi, e sono: l’invidia, la gelosia, la competizione (non quella sana ma quella malata), l’invadenza.

Sul lavoro si viene a contatto molto frequentemente con la donna ” tua amica fuori, ma nemica dentro ” , e cioè la classica collega che ti offre il caffè, ti saluta con un gran sorriso di prima mattina, ti porta le fotocopie, ride e spettegola con te ma…… appena può e appena tu ti distrai un attimo è pronta a sputtanarti e a boicottare il tuo lavoro, mettendo in atto come meglio può un mobbing spudorato dal quale tu, donna semplice e leale, non riesci più a difenderti.

Poi c’è la donna-amica che, quando ti vede ti fa le feste manco fosse il tuo cane, ti promette che..” verrà a trovarti prestissimo così facciamo anche due chiacchere”..ti dice come stai bene con quel vestito, con la nuova acconciatura, che sei troppo simpatica, sveglia , alla moda … che brava mamma che sei, e anche che donna in gamba. Poi però non appena ti trovi in difficoltà la donna amica come un niente svanisce, non si fa più trovare, d’improvviso ha mille impegni e mille lavori da fare… quasi quasi anche un figlio da accudire anche se figli non ne ha.

Per finire poi con la donna-amica che “fino a quando non mi fidanzo per me sei una sorella, dopodiché però ti puoi anche sparar “… e qui non penso ci sia bisogno di spiegazioni.

Ne avrei altre da raccontare ma finirei poi per risultare cinica e addirittura aggressiva; per fortuna poi le donne non sono tutte così diciamo che c’è ancora un buon 5% che si salva; ma a parte gli scherzi, noi donne continuiamo a scervellarci  a fare lunghissimi discorsi analizzando questa società maschilista, questi uomini che sono tutti uguali, che non ci comprendono, che non ci ascoltano. Ci lamentiamo spesso perché questo mondo è costruito per gli uomini, che dobbiamo solo dividerci tra casa lavoro famiglia, che non abbiamo più tempo per noi stesse, e poi quando il tempo ce l’abbiamo lo occupiamo scannandoci tra di noi, facendoci la guerra; non sappiamo cosa voglia dire la solidarietà tra donne, o meglio ne parliamo sempre tanto ma poi non mettiamo in pratica mai nulla.

L’immagine della donna di oggi, bella ma stupida, bambolina da mostrare è quella che noi ogni giorno alimentiamo con il comportamento che abbiamo l’una con l’altra.

Dovremmo cercare veramente invece di riflettere su che tipo di donne siamo, su cosa vogliamo dalla nostra vita, sentire se veramente siamo felici e soddisfatte di quello che abbiamo e se così non fosse di avere il coraggio per cambiarlo; solo cosi potremmo essere ed esserci amiche , non più accecate da invidie e gelosie tipiche del nostro essere donna.

Io sono felice e cerco, nonostante tutto, di rapportarmi con le altre donne in modo amichevole, sincero e leale; a volte creo dei bellissimi rapporti, nella maggior parte dei casi invece ne esco ferita, ma non per questo mi do per vinta, sono ancora convinta che in fondo siamo esseri speciali.

Alice