Bangkok: dietro le quinte di un distretto erotico

Alessandra l’ho conosciuta tre anni fa, durante una supplenza alle medie: Angela l’aveva invitata a scuola perché parlasse del suo lavoro per “Medici senza frontiere” con cui è partita varie volte in qualità di giornalista. Fotografie di Haiti, della Colombia, dell’Etiopia sfilavano davanti agli occhi dei ragazzi, avvinti dai racconti con cui Alessandra sapeva accompagnarle. Bello ascoltarla e bello vedere loro così presi, segno che l’esperienza autentica fa ancora breccia in questa generazione che troppo spesso viene demonizzata, soprattutto dai media. Ora Alessandra è in Thailandia e mi ha mandato questa testimonianza che, mentre ci racconta di lei, del suo coraggio e della sua intraprendenza, ci parla anche di altre donne, che a Bangkok fanno una vita durissima. Ma non si arrendono.

“Tonight I will go to work and I will meet a customer”. Questa notte andrò al lavoro e incontrerò un cliente. Si esercita così M. nell’uso del futuro in inglese.

Bangkok, PatPong Road, la strada del sesso, il distretto erotico della capitale thailandese. Sono le 3 del pomeriggio e nell’atrio dell’organizzazione Empower Foundation ci sono diverse ragazze che aspettano d’iniziare la lezione d’inglese.

PatPong è semi deserta a quest’ora. Le saracinesche dei night club e dei gogo bar sono abbassate, non si vede anima viva. Come sempre a Bangkok fa caldissimo, l’aria è soffocante, ci saranno 35 gradi all’ombra. Di fianco all’insegna del locale “Super Pussy”, c’è una porta che si apre su una scala . Al terzo piano si trova Empower, un’organizzazione fatta di sex workers per sex workers.

Empower è nata a metà degli anni ’80, proprio qui a Patpong Road grazie all’iniziativa di un gruppo di professioniste del sesso. In questi 25 anni l’organizzazione è cresciuta in attività e sedi e sono già oltre 30mila le ragazze che hanno partecipato ai corsi di formazione dell’Empower University. In questo momento sono attivi corsi di inglese, thai e giapponese. Nella filosofia di Empower formazione significa non soltanto imparare qualcosa di utile ma lavorare anche sull’autostima e la crescita personale come individuo.

M. ha 37 anni ed è arrivata Bangkok 15 anni fa. La sua storia è quella di tante ragazze che, come lei, non hanno scelto di nascere nell’Isaan, la provincia più povera della Thailandia, situata al confine con il Laos. Ragazze poverissime che a un certo punto si trovano di fronte alla “scelta” (a volte spinta dalle stesse famiglie) di dover partire per cercare fortuna nella capitale.

Molte famiglie credono che le loro figlie andranno a lavorare come cameriere in un ristorante, in realtà tutti sanno quello che fanno davvero a Bangkok. I soldi guadagnati aiutano intere famiglie a sopravvivere e daranno, forse, la possibilità a qualcun altro di studiare, guadagnandosi così la libertà di poter scegliere davvero cosa fare con la propria vita e il proprio corpo.

Insieme a M. ci sono giovanissime e meno giovani, ragazze arrivate da poco e donne che lavorano a Bangkok da 20 anni. Tra le varie iniziative Empower ha aperto, nel nord del paese, un bar gestito dalle stesse ragazze, si chiama “Can do Bar” ed è un modello di luogo di lavoro sicuro per le lavoratrici (stipendio minimo garantito, straordinari pagati, accesso al sistema sanitario etc…).

La lezione intanto va avanti, le ragazze sono concentrate e prendono appunti, fanno molte domande. Lasciamo la grammatica per passare a un po’ di conversazione. Mi chiedono dell’Italia. Vogliono sapere un po’ tutto del nostro paese, curiosissime di quest’Europa che conoscono solo attraverso le impressioni lasciate dai clienti e che probabilmente non vedranno mai. Il tempo vola, guardo l’orologio e sono già le 5.

La lezione è finita, le ragazze devono andare, tra poco inizia un nuovo giorno di lavoro.

Scendo le scale e mi rendo conto che Patpong si sta svegliando, gli ambulanti con le loro bancarelle stanno arrivando, le saracinesche dei locali iniziano ad alzarsi, la strada si popola. Il sole inizia a tramontare, mi lascio Patpong alle spalle, un’altra notte sta per iniziare a Bangkok.

Alessandra Oglino